WhiteHouse.gov, il nuovo sito della Casa Bianca

di Lorenzo Gennari

22 Gennaio 2009 17:45

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Il sito della Casa Bianca ha subito un restyling completo. Le nuove pagine sono state caricate online a pochi secondi dal primo discorso di Obama da Presidente. La principale novità è il blog

La nuova veste grafica del sito della Casa Bianca è apparsa su Internet appena un minuto dopo il giuramento come prima testimonianza visibile della politica di apertura e partecipazione a lungo predicata dal nuovo capo di stato.

Macon Phillips, direttore dei New Media per la Casa Bianca, nonché uno dei responsabili dei contenuti del blog, spiega la svolta: «Il nuovo website della Casa Bianca servirà come luogo in cui il presidente e la sua amministrazione saranno in contatto con il resto della nazione e del mondo».

Secondo le dichiarazioni di Philips, l’azione del governo Obama su Internet si articolerà secondo tre aspetti: comunicazione, trasparenza e partecipazione. Ma la novità principale, per altro evidente fin dalla homepage, sarà la dimensione “sociale” e “informale” in cui troveranno spazio i contenuti del sito.

Già nella prima pagina infatti sono presenti immagini del neopresidente a contatto con i lavoratori o impegnato con moglie e figli nella distribuzione di aiuti ai bisognosi; c’è poi il blog, nel quale il contatto con i cittadini sarà continuo e poco istituzionale.

Ciò che sorprende, invece, dal punto di vista della tecnologia adottata per la piattaforma di pubblicazione è che WhiteHouse.gov è un sito costruito utilizzando un formato proprietario di Microsoft, cosa che farà sicuramente storcere il naso agli entusiasti di Obama appartenenti alla communità dell’open source.

Sul versante del copyright, il cambiamento è rilevante e già molto celebrato: la policy del sito utilizza le licenze creative commons 3.0, in particolare quella che consente di distribuire e adattare contenuti, purché ne sia citata la fonte. Si tratta della licenza più ampia a disposizione, anche se, non va dimenticato, i contenuti prodotti dal governo statunitense sono, per legge federale, già di pubblico dominio e non soggetti a copyright.