I paesi dell’Unione europea più Norvegia, Svizzera e
Islanda dal 29 giugno 2009 potranno utilizzare i passaporti biometrici, vale a dire uno speciale documento nel quale sarà contenuto un sofisticato microchip dove verrà registrata l’impronta digitale della persona.
Trenta in tutto i paesi dove la nuova tipologia di documento verrà attivata.
Le nuove regole per il passaporto biometrico sono state discusse il 13 gennaio scorso dagli eurodeputati che hanno anche stabilito che sono esentati dal fornire le impronte digitali per i passaporti biometrici i minori di 12 anni.
La decisione è dovuta anche al fatto che è stato dimostrata
la non affidabilità delle impronte digitali dei bambini al di sotto dei sei anni.
La nuova disposizione illustrata dall’europarlamentare Carlos Coelho (PPE-DE) prevede, da fine giugno 2009, l’inclusione di due
impronte digitali in un micropchip per i passaporti dei cittadini europei.
Coelho ha aperto il dibattito sulla proposta di modifica del regolamento relativo alle norme sulle caratteristiche di sicurezza e sugli elementi biometrici dei passaporti rilasciati dagli Stati membri.
Il passaporto biometrico sarà obbligatorio solo per chi si reca fuori dallo spazio Schengen.
La questione che ha fatto più discutere riguardava i minori al fine di poter proteggere i bambini che viaggiano da soli.
Secondo l’organizzazione non governativa "Child focus" – Fondazione in difesa dei bambini scomparsi e sfruttati sessualmente, sono proprio i minori i soggetti più a rischio di sequestri di persona.
La proposta della commissione parlamentare LIBE
(libertà civile, giustizia e affari interni) riguarda i bambini che a
partire dai sei anni hanno diritto di viaggiare da soli; la commissione sostiene il principio di "una persona, un passaporto"; vale a dire passaporto separato per i propri figli. Principio che dovrebbe entrare in vigore in tutti gli Stati membri già nel 2012.