È durato dalla mattina di ieri e fino alle 17.30 il blocco della Rug, la Rete Unica Giustizia con sede a Napoli che sta a capo del sistema informatico che serve gli uffici giudiziari di tutta Italia. Un simile blocco si era già verificato qualche mese fa.
L’inconveniente ha causato l’impossibilità, per i dipendenti dei tribunali, di accedere a Internet, leggere la posta elettronica e utilizzare gli altri servizi offerti dalla rete informatica, come ad esempio le connessioni con il casellario giudiziale e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Al palazzo di giustizia di Milano inoltre non è stato possibile accedere al Rege, il registro generale in cui sono iscritti gli indagati e sul quale è possibile verificare lo stato dei procedimenti penali pendenti.
Inizialmente si è parlato di un virus quale causa del blocco. Secondo quanto riferito da tecnici del ministero della Giustizia, invece, la paralisi sarebbe stata data dalla rottura di uno switch che ha causato la conseguente cancellazione della configurazione dei router.
Le proteste delle direzioni del ministero di Via Arenula si sono concentrate su British Telecom, in quanto due anni fa questa azienda si è aggiudicata la gara di appalto del Sistema pubblico di connettività della rete della giustizia.
Ci sono state diverse lamentele da parte degli utenti, che hanno subito disagi a seguito della disfunzione della rete, mentre i dipendenti si sono dedicati ad altre mansioni, data l’impossibilità di utilizzare i computer, come il riordino dei fascicoli, le fotocopie di atti e la predisposizione delle notifiche degli atti.