Manca poco alla presentazione del dossier sullo stato di diffusione della banda larga in Italia. Realizzato in poco più di due mesi dal consulente del Governo Francesco Caio, il rapporto sarà consegnato al sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani per predisporre un piano di sviluppo nazionale per le tecnologie broadband di prossima generazione.
Di recente, l’ex manager di Olivetti, Omnitel e Cable & Wireless ha incontrato il direttore generale di Mediobanca (azionista Telco) Renato Magliaro, l’amministratore delegato di Fastweb Stefano Parisi e il consigliere di Telco Clemente Rebecchini per verificare la disponibilità delle società finanziarie e dell’industria delle telecomunicazioni ad investire nelle nuove infrastrutture.
Caio si è detto preoccupato per gli sprechi pubblici ma ha comunque espresso soddisfazione per l’impegno dello stato nel finanziare lo sviluppo della banda larga, riferendosi in particolare allo stanziamento di 1 miliardo di euro per la realizzazione della rete NGN.
«È una gran fortuna avere un Governo che decide di mettere risorse su questo terreno. Ma non deve diventare un’arma a doppio taglio per abbassare il livello di sfida che abbiamo davanti, sul genere abbiamo i soldi in qualche modo li spenderemo».
I risultati del dossier saranno quindi utilizzati per definire le aree di competenza di pubblico e privato nella costruzione del piano di sviluppo della nuova rete. Secondo le indiscrezioni Mediobanca potrebbe giocare un ruolo da protagonista disponendo delle risorse necessarie a finanziare la realizzazione delle reti di nuova generazione da parte di Telecom Italia. Più incerta, invece, la partecipazione di Cassa depositi e prestiti, l’ente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al finanziamento della rete in fibra ottica.