Paolo Zocchi, vice direttore della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (SSPSL) ha presentato i risultati della ricerca Lem-Livelli minimi di e-government negli Enti Locali.
L’indagine è stata condotta su un campione di 169 segretari comunali di città con popolazione fino a 15.000 abitanti, che hanno partecipato ai corsi di specializzazione 2008 organizzati dalla SSPAL.
È infatti alla figura del Segretario Comunale che è stata affidata la gestione dei cambiamenti amministrativi derivanti dall’introduzione di alcune innovazioni previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), soprattutto nei comuni di piccole e medie dimensioni.
I risultati della ricerca evidenziano un netto miglioramento, rispetto agli anni passati, nell’acquisizione di competenze informatiche da parte dei dipendenti pubblici, seppur con le dovute distinzioni per fasce d’età. Tuttavia nella maggior parte dei Comuni si continua a delegare le funzioni strettamente tecniche relative alle piattaforme ICT ad enti esterni. È il caso della gestione dei sistemi di amministrazione (nel 51% dei casi), l’amministrazione delle Reti (45% dei casi) e le attività di formazione (nel 54% dei casi).
Positivi gli esiti sulle procedure di e-government avviate nel corso dell’anno: il 75% dei segretari dichiara che nel proprio Comune sono stati promossi interventi per la realizzazione di servizi di semplificazione della Pubblica Amministrazione, tra cui il protocollo informatico e la posta elettronica. Ma il restante 25% degli intervistati non ha registrato casi di iniziative di e-government
«I processi di e-government ? ha dichiarato Paolo Zocchi – hanno una parte notevole nella determinazioni della qualità dei servizi che le Pubbliche Amministrazioni locali forniscono a cittadini e imprese. Affinché questa qualità cresca è necessario che l’e-government non sia inteso solo come snellimento delle procedure all?interno della PA ma anche, e soprattutto, come miglioramento della qualità dei servizi, un miglioramento che i cittadini devono percepire giorno per giorno».