Entro gennaio potrebbe essere approvata la decisione della Commissione europea di tassare gli smartphone extra-europei.
La richiesta di un intervento da parte di Bruxelles è stata presentata da Germania e Olanda che hanno chiesto di sostenere la loro politica doganale sui sistemi mobili equipaggiati con Gps, WiFi o Tv digitale estendendola a tutta la Comunità.
Il mercato dell’Unione europei degli smartphone evoluti, potrebbe così arrivare ad imporre tasse di importazione fino al 14 % in più rispetto a quelle attualmente in vigore. Una decisione in netta contraddizione con l’Accordo sull’Information Technology (ITA), sottoscritto nel 1996, che stabilisce l’omogeneità tra tutte le nazioni in materia di tariffe doganali nel settore dell’elettronica di consumo.
La Commissione europea ha comunque affidato la decisione definitiva al Consiglio dei ministri, al quale spetterà il compito di stabilire le futuro tassazioni doganali di aziende come H3G, Samsung, Motorola, Apple, Rim (BlackBerry), Palm, LG e Hp che alle tecnologie di quarta generazione hanno affidato il loro brand.
Le aziende tecnologiche aderenti all’Eicta (l’ente che rappresenta l’industria nella Unione Europea), hanno espresso la loro preoccupazione per l’imminente stangata: «La conseguenza di queste decisioni per i consumatori europei potrebbe essere un aumento dei prezzi per i prodotti IT e delle telecomunicazioni. Alle imprese europee sarebbe inflitto un altro duro colpo sul fronte delle operazioni commerciali nella Comunità, proprio in un momento in cui molte stanno lottando per mantenere una certa redditività in presenza di una così grave ed estesa crisi economica».