Sono state varate ieri, 11 dicembre, le linee guida del W3C per la gestione dell’accessibilità dei siti e dei contenuti web pensati e realizzati per persone disabili. Si tratta di un importante passo avanti nella definizione di raccomandazioni per la creazione di siti web e per la gestione di sistemi di authoring che tengano conto delle necessità delle persone diversamente abili.
Le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.0 si propongono lo scopo di rendere i contenuti online più facilmente fruibili da tutti gli utenti, a prescindere dall’uso di browser normali, telefoni cellulari, o browser con sintetizzatori vocali, e permetteranno, una volta applicate, di reperire sul web le informazioni in maniera più veloce.
Grazie a queste linee guida, inoltre, gli sviluppatori potranno seguire utili suggerimenti per quanto riguarda la realizzazione di contenuti multimediali, che non devono essere banditi ma piuttosto resi più rapidi e accessibili a un ampio pubblico online.
Come specificato nella pagina ufficiale del Web Consortium dedicata alle linee guida, seguendole gli sviluppatori faranno in modo di rendere siti e contenuti accessibili a un grande numero di persone con disabilità, inclusa «cecità e ipovisione, sordità e perdita di udito, difficoltà di apprendimento e scarse capacità cognitive, limitata capacità di movimento, difficoltà nell’utilizzo della parola e tutte le possibili combinazioni di queste problematiche».
L’associazione professionale non-profit IWA (International Webmasters Association), leader nel fornire principi e certificazioni di formazione per le professioni in Rete, è da tempo uno dei punti di riferimento per l’implementazione dell’accessibilità in rete.
In un’intervista rilasciata a Punto Informatico, Roberto Scano, Presidente di IWA Italy, spiega quali sono i processi che hanno determinato questo successo «che arriva a 10 anni dall’uscita delle WCAG 1.0. Grazie a queste nuove specifiche ora si potrà riavviare la strada dell’accessibilità per le nuove tipologie di applicazioni ed interfacce per il Web: soluzioni basate su Ajax, RIA ecc., quindi in definitiva l’uso avanzato di script, potranno essere utilizzate garantendo l’accessibilità a tutti gli utenti, indipendentemente dalle disabilità%raquo;.
Inoltre, a fronte di questo grande passo, che sarà sicuramente impegnativo per tutti gli sviluppatori necessitando di un continuo aggiornamento, l’IWA Italy si impegna a contribuire con soluzioni divulgative e di formazione.