La NASA sta delineando il nuovo scenario per la comunicazione nello spazio.
Impegnati da anni nella ricerca di tecnologie in grado di ridurre i tempi di trasmissione e ricezione dei dati inviati dai veicoli spaziali, gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory, con la collaborazione di Vint Gray Cerf, hanno messo a punto il DTN (Disruption Tolerant Networking) un protocollo software capace di inviare senza interruzioni i dati dei veicolo Nasa che viaggiano nel sistema solare.
Il sistema grazie all’impiego di sonde e satelliti come router sarebbe in grado di sostenere le trasmissioni anche quando un veicolo si trova in zona d’ombra di un pianeta o sia soggetto a tempeste solari e a corruzioni di trasmissione su lunga distanza.
«Se si ha un rover su Marte e un satellite che circola attorno a Marte – spiega Leigh Torgerson, operations center manager del Jet Propulsion Laboratory – si possono trasmettere informazioni dalla Terra attraverso il satellite e verso il rover. È come se il satellite fosse un router su Internet».
E proprio su Marte, gli ingegneri hanno potuto sperimentare con successo il nuovo protocollo, inviando e ricevendo le immagini di dati scientifici. «Si tratta del primo passo nella creazione di una nuova capacità di comunicazione spaziale, un’internet interplanetaria» ha dichiarato Adrian Hooke, caposezione del progetto.
Al momento la Nasa dispone di 10 nodi della nuova rete che renderanno più rapide ed efficienti le comunicazioni nelle prossime missioni umane.