Le procedure giudiziarie necessitano di tempi più brevi e per il Ministero della Giustizia la soluzione all’atavico problema risiede nell’utilizzo di tecnologie informatiche per la gestione unificata di tutti gli atti.
È quanto si propone di fare il progetto SIDIP, Sistema informativo dibattimentale penale che consente a magistrati, avvocati e personale di cancelleria di consultare e trasmettere rapidamente gli atti dibattimentali ed usufruire di strumenti più efficaci per la formulazione della sentenza.
Il sistema è in realtà un’applicazione del progetto di ricerca lanciato dall’Unione Europea “e-Court” che ha permesso di realizzare e sperimentare alcuni prototipi. In sostanza si procederà alla progressiva digitalizzazione del materiale cartaceo attraverso la realizzazione di deposizioni multimediali rese in udienze, la produzione e sincronizzazione delle trascrizioni testuali con le registrazioni audio/video ed infine la gestione informatizzata dell’archivio degli atti.
Realizzato dal Ministero della Giustizia e finanziato con i fondi europei del PON il Programma Operativo Nazionale Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, SIDIP è stato avviato presso i Tribunali di Catanzaro, Lecce, Napoli, Nola e Palermo.
Alla presentazione che si è tenuta oggi a Napoli, sono intervenuti tra gli altri il direttore generale del Ministero della Giustizia, responsabile dell’area penale dei sistemi informativi e dirigente del CISIA, il Coordinamento Interdistrettuale per i Sistemi Informativi Automatizzati.