Il 74% dei giovani fra 12-15 anni naviga in Internet almeno 3 ore al giorno. È dimostrato che i bambini usano Internet più degli adulti, diventando facile preda di chi usa la Rete per scopi illegali e, ancora peggio, per pedofilia.
Il Parlamento europeo intende correre ai ripari e propone un programma "Safer Internet" per fornire una risposta contro questi crimini e per difendere le giovanissime generazioni di internauti.
Relatrice della proposta a Strasburgo, l’eurodeputata italiana Roberta Angelilli del gruppo Unione per l’Europa delle nazioni. Dopo l’accordo con il Consiglio ed il voto in Commissione Parlamentare, Angelilli dovrà discutere in plenaria per ottenere il voto dell’intera Assemblea affinché il programma possa essere lanciato a partire dal primo gennaio 2009.
I dati dei crimini di pedopornografia online non sono affatto confortanti;
negli ultimi anni l’abuso sui minori su Web è aumentato del 16%.
In dettaglio i dati dell’Interpol riportano che sono 550mila le immagini online di abuso su oltre 20mila bambini a partire dal 2001. 500 di questi sono stati indentificati e salvati, troppo pochi rispetto allo sconfortante dato di quelli che non si riesce a salvare.
Il programma Safer Internet, che prevede una spesa di 55 milioni di euro in
un arco di tempo che va dal 2009 al 2013, realizzerà una serie di azioni volte a proteggere i minori che usano Internet e altre tecnologie di comunicazione, come i telefoni cellulari.
Tra le azioni che sensibilizzeranno ed educheranno all’uso del Web, il sostegno alle hotline di contatto nazionale per denunciare gli abusi, iniziative di formazione marchiate "child life" per diminuire l’adescamento online, pacchetti formativi per genitori ed insegnanti, punti di contatto ai quali i genitori e i minori potranno rivolgersi per avere una risposta su come navigare in sicurezza, consulenze per contrastare la manipolazione psicologica a scopo sessuale (grooming) e il bullismo in linea e programmi di alfabetizzazione o educazione mediatica.