Si sta tenendo a Roma fino a mercoledì 22 ottobre, nella prestigiosa sede di Villa Piccolomini, il convegno sull’e-government a livello europeo promosso dall’Assessorato alla Tutela dei consumatori e alla Semplificazione amministrativa della Regione Lazio e organizzato da Lait Spa.
Partecipano rappresentanti dell’Unione europea, e in particolare di Stati come Italia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio, Olanda, Grecia, Svezia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Norvegia, Russia, Albania.
La discussione è, inoltre, arricchita dagli interventi di osservatori internazionali provenienti da Azerbaijan, Bangladesh, Repubblica di Uzbekistan, Repubblica di Moldavia, Messico.
In questi tre giorni di discussioni, si apriranno spazi a confronti e progetti, e verrà lanciata la rete Erni (European Regional Network for Interoperability), il progetto che coinvolge le regioni europee sull’interoperabiltà nell’e-government. La rete funzionerà come punto di riferimento per facilitare la collaborazione tra le amministrazioni locali a livello europeo, al fine di portare avanti standard comuni. Grazie a questo network sarà possibile consultare i risultati raggiunti dai vari paesi europei nell’ambito di e-Government, con in più l’opportunità di proporre progetti innovativi.
La Regione Lazio, inoltre, presenterà il Progetto Map (Mobile Adaptive Procedure), pensato per semplificare e rendere più agveole l’utilizzo di servizi pubblici attraverso l’interoperabilità e l’ICT. Ad esempio, gli operatori Ares 118, Azienda Regionale Assistenza Sanitaria, e i Vigili del Fuoco dotati di Map e di un palmare, che agisce come una banca dati elettronica, possono scambiarsi informazioni e collaborare in caso di emergenza.
Durante l’incontro verrà inoltre assegnato il Premio iG 2. 0, che dà spazio al miglior progetto di Interoperabilità nell’e-Government a livello locale, nazionale ed europeo, ed è rivolto ad enti pubblici così come a protagonisti del settore privato che siano esperti di ICT. Tra i criteri di valutazione conteranno in modo particolare il grado di innovazione, i risultati concreti e inoltre criteri di impatto e fattibilità passando da un Paese all’altro dell’Unione.