Con più di 13.500 utenti iscritti, il progetto ePractice (http://www.epractice.eu/) della Commissione Europea mira a porsi come punto di riferimento per la consultazione e la condivisione di risorse, best practices e documenti. Per le sue funzionalità prevalentemente orientate alla partecipazione, non somiglia molto ad uno dei tradizionali siti istituzionali (normalmente piuttosto statici e “di vetrina”), ma più ad un vero e proprio social network. Registrandosi, si ha la possibilità di pubblicare il proprio materiale, e di creare un proprio profilo, che funge da punto di partenza per tenere traccia dei gruppi di lavoro che si seguono e di ciò che si è condiviso, nonché come utile serbatoio di link ed indirizzi utili. C’è anche una TV, che presenta contenuti prodotti dalla redazione del sito, come conferenze o interviste.
eGovernement, eInclusion e eHealth sono le aree principali del sito. La prima funge in un certo senso da raccordo anche per le altre, ed è il fil rouge di tutto il sito: con il termine eGovernment possiamo, infatti, intendere tutta una serie di risorse riguardanti, trasversalmente, vari campi. Parlare di questo argomento ci dà inoltre l’occasione per fare il punto sullo stato dell’informatizzazione, a livello pubblico, nel nostro Paese e non solo. È sul sito stesso, nella sezione Factsheet, che vengono presentati interessanti ed aggiornati materiali statistici di 34 Paesi (i 27 membri UE più tre candidati e Islanda, Liechtenstein, Macedonia e Norvegia).
Nel 2007, in Italia, la percentuale di abitazioni con una connessione Internet era del 43%, mentre per le imprese del 94%. Per quanto riguarda l’interazione con la Pubblica Amministrazione, vediamo come il 15,2% dei privati utilizza la rete per ottenere informazioni dai siti istituzionali, il 10,6% per scaricare moduli e il 4,6% per restituire moduli compilati. Va meglio per le imprese, con rispettivamente il 74%, il 70% e il 35% nelle stesse voci. I dati si riferiscono sempre all’anno 2007 (fonte: Eurostat).
È possibile utilizzare le statistiche generali per fare un rapido confronto con gli altri Stati, in maniera molto schematica, per queste tre aree (utilizzo della rete per ottenere informazioni dai siti istituzionali, per scaricare moduli e per restituire moduli compilati) e con riferimento ai privati. Sull’ottenimento di informazioni dai siti istituzionali l’Italia si posiziona al sestultimo posto, precedendo solo Repubblica Ceca (14%), Polonia (12,1%), Grecia (9,5%), Bulgaria (4,3%) e Romania (4,1%). In testa troviamo Danimarca (57,7%), Norvegia (55,1%) e Islanda (55,1%). La media europea è del 26,9%. Per quanto riguarda lo scaricamento di moduli, l’Italia precede Polonia (8%), Repubblica Ceca (7,7%), Lettonia (7%), Grecia (4,4%), Bulgaria (4%) e Romania (2,6%). In cima alla classifica il Lussemburgo (37,6%) e le solite Danimarca (37%), Islanda (33%) e Norvegia (32,8%). Media europea: 17,8%.