Almeno il 30% delle regioni, province, città metropolitane e comuni con oltre 15 mila abitanti dovranno aver adottato procedure di acquisto conformi ai criteri ambientali minimi, entro il 2009.
È l’obiettivo fissato dal piano d’azione nazionale (PAN) per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione, approvato lo scorso aprile.
A mettere in rassegna progetti ed esperienze di enti locali e territoriali già attivi in tale direzione è, in questi giorni, il forum internazionale degli acquisti verdi “CompraVerde-BuyGreen” di Cremona, patrocinata dai ministeri ambiente e istruzione e dal Consip.
Obiettivo principale dell’evento (che non si esaurisce con la chiusura della fiera) è la promozione di una cultura diffusa degli acquisti verdi, attuata aggiornando sulle politiche e gli orientamenti più attuali in materia e offrendo formazione altamente qualificata sulle prassi e le procedure degli acquisti verdi agli operatori pubblici e privati.
La fiera, che chiude oggi i battenti, è stata anche vetrina e luogo di scambio delle buone pratiche di enti pubblici, realtà del mondo economico e produttivo e organizzazioni non profit, offrendo visibilità alle migliori esperienze e progettualità esistenti a livello locale, nazionale e internazionale.
Il confronto e le relazioni tra istituzioni, imprese e società civile ha consentito l’incontro tra domanda e offerta di beni e servizi, promuovendo la produzione e la commercializzazione di prodotti verdi e offrendo visibilità e opportunità di sviluppo per il paese.
Gli enti pubblici, di fatto, sono da tempo tra i principali soggetti coinvolti negli acquisti verdi per il loro ruolo istituzionale e per il rilevante volume di domanda che esprimono, pari al 17% del Pil. Poggia proprio su questa consapevolezza l’evento, che mira a valorizzare politiche, progetti, beni e servizi di Green Procurement pubblico e privato.
Presente all’evento di Cremona anche GPPnet, la rete degli acquisiti pubblici verdi (Green Public Procurement network). Oltre ad essere promotore del piano d’azione nazionale, GPPnet avrà anche il compito di vigilare sulla realizzazione del PAN stesso.
Oggi la rete riunisce 161 iscritti, tra cui 61 Comuni, 18 Province, 7 Regioni, 3 Enti Parco, 10 Arpa, 3 Università, Ministero dell’Ambiente, Consip, Unione nazionale delle Comunità montane e numerose realtà tra associazioni ambientaliste, associazioni di categoria, imprese e organizzazioni del commercio equo e solidale.