«Disponiamo oggi di una rete ben distribuita, aperta e neutra. Sono queste le caratteristiche essenziali di un sistema di governance che è il fondamento stesso del successo di internet».
Con queste parole il Commissario Ue ai media Viviane Reding sintetizza i vantaggi del Web 2.0 alla conferenza Internet degli oggetti, internet del futuro svoltasi a Nizza.
Internet si evolve rapidamente e gli strumenti di ultima generazione ne hanno moltiplicato le potenzialità: se finora, con il Web 2.0, ha reso infinite le interrelazioni tra gli individui, in un prossimo futuro saranno gli oggetti, dotati di un indirizzo IP, ad interconnettersi e a scambiarsi continuamente informazioni.
In questa nuova dimensione non-umana della connessione, l’Unione Europea, col sostegno delle organizzazioni internazionali come l’ITU, l’Unesco, e l’Ocse e dei consorzi come il W3C, dovrà quindi assumersi l’impegno di garantire che neutralità ed accesso libero alle risorse continuino ad essere i valori che contraddistiguono la nuova Rete.
E guardando al futuro della rete, la Reding prova a dare una definizione del nuovo scenario tecnologico che si sta già delineando:« Web 3.0 significa potersi dedicare ad attività commerciali, sociali e ricreative in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, senza soluzioni di continuità, grazie a reti veloci, affidabili e sicure».
Per valutare le future prospettive, la Ue ha lanciato una consultazione pubblica sul sito La vostra voce in Europa, invitando centri di ricerca, organizzazioni di consumatori, autorità pubbliche e private ad inviare commenti e suggerimenti. Dalla prima metà del 2009, la Commissione inizierà e definire una politica d’intervento per la costruzione della nuova Rete sulla base degli spunti pervenuti.