Il commissario UE ai Media, Viviane Reding, in un intervento della Commissione ha annunciato che l’Europa è pronta ad accogliere l’innovativo Web 3.0, il passaggio che sancisce una nuova era digitale in cui tutti gli utenti saranno costantemente collegati.
Secondo Reding, i provider europei devono muoversi in questa direzione, garantendo contemporaneamente la concorrenza ed evitando restrizioni alla scelta dei consumatori. Oggi più che mai, ha detto la Reding, è quindi necessario sfruttare l’evoluzione digitale utilizzando politiche a favore della liberalizzazione e della concorrenza nelle telecomunicazioni.
Viviane Reding si batte anche per cercare di risolvere il problema della scarsa penetrazione della banda larga in Europa, che lei stessa definisce «un servizio universale». E su questo punto la Commissione ha già dato la propria totale disponibilità allo scopo di stimolare gli investimenti per il passaggio alle Ngn, le reti super-veloci del futuro.
Viviane Reding ha anche espresso la propria opinione sui social network e si è detta favorevole a un’autoregolamentazione di questi siti a tutela dei minori. Reding ha spiegato che la Commissione sta lavorando per dare nuove regole alle reti sociali, con il coinvolgimento dei principali operatori. Non a caso il gruppo di lavoro organizzato a tal proposito ha già coordinato due incontri a cui hanno aderito e partecipato, tra gli altri, Facebook, MySpace e YouTube. L’interesse della Commissione nei confronti dei social network è dato anche dallo sviluppo impressionante e inarrestabile che stanno conoscendo questi siti.
Secondo i dati forniti da Viviane Reding, nel nostro continente i social network crescono mediamente del 35 per cento l’anno. Vuol dire che quasi sei cittadini europei su dieci hanno visitato almeno un sito delle reti sociali nell’ultimo anno, e le previsioni sono sempre più rosee: nei prossimi quattro anni il numero di utenti del Web sociale passerà dai 42 milioni di oggi a quasi 108 milioni.