Il Parlamento europeo discute di un nuovo pacchetto di riforme per il mercato delle telecomunicazioni, promosso dal commissario Viviane Reding, allo scopo di modificare la legislazione comunitaria in proposito, che non viene aggiornata dal 2002.
Per raggiungere l’obiettivo principale del progetto di legge, ossia il miglioramento della posizione degli utenti, i parlamentari hanno dato il via a 4 rapporti presentati dalla popolare spagnola Pilar Del Castillo, dalla socialista francese Catherine Trautmann, dalla liberale italiana Patrizia Toia e dal popolare britannico Malcolm Harbour.
Con 597 voti a favore, 55 contrari e 29 astensioni, i deputati hanno accolto la proposta di separazione funzionale della rete di accesso, costringendo così in futuro gli operatori a separare la propria rete infrastrutturale dal ramo servizi. Si tratta comuqnue di una misura eccezionale, da attuare solo laddove non sia possibile agire diversamente per evitare cartelli che annullino la vera concorrenza.
Con 490 voti a favore, 105 contrari e 14 astensioni, è passata anche la proposta di realizzare un’Authority europea per le telecomunicazioni, sebbene di dimensioni alquanto ridotte rispetto alla Super Authority che sognava il commissario Viviane Reding. L’Authority si chiamerà Body of European Regulators in Telecommunications (BERT) e avrà un potere consultivo e di coordinamento del lavoro tra le varie autorità di regolazione nazionali.