L’istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet) ha visto oggi l’inizio delle sue attività con la prima riunione del suo comitato direttivo. La riunione, che ha avuto luogo a Budapest, sede dell?Istituto, è stata preceduta da una cerimonia di apertura alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Ferenc Gyurcsány, primo ministro ungherese, José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, e Ján Figel’, commissario responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù.
«Sono molto lieto che l’Iet inizi oggi formalmente il suo lavoro», ha affermato il presidente della Commissione José Manuel Barroso. «Attraendo e trattenendo i migliori e i più capaci studenti, ricercatori e amministratori di tutta Europa e del mondo intero, l’Iet darà un importante valore aggiunto alla ricerca e all’innovazione dell’Ue. Diverrà un vivaio di nuove idee e contribuirà a realizzare le idee innovative. Si tratta di una pietra miliare nel percorso verso la quinta libertà: la libera circolazione della conoscenza.
Il coinvolgimento delle imprese è essenziale, poiché, per fare un esempio, la mancanza di ricerca e sviluppo finanziati dalle imprese spiega quasi l’85% del ritardo dell’Ue rispetto agli Stati Uniti. Con il passare del tempo, l’Iet contribuirà a rafforzare la ricerca e lo sviluppo in Europa, riducendo tale ritardo e avvicinando la percentuale di Pil destinata alla ricerca e sviluppo all’obiettivo del 3% che gli stessi Stati membri si sono fissati».
Ferenc Gyurcsány, primo ministro dell’Ungheria, ha dichiarato: «Il talento e la conoscenza sono “risorse naturali” o “materie prime” disponibili in tutti i Paesi d’Europa. Con l’aiuto dell’Iet potremo utilizzarle in modo più efficace che mai, a vantaggio di tutti i cittadini dell’Unione».
Il comitato direttivo esaminerà i primi passi da compiere per la selezione delle prime 2 o 3 comunità di conoscenza e innovazione entro l’inizio del 2010. L’obiettivo generale dei vari gruppi che si verrano a creare sarà quello di favorire l’eccellenza dell’innovazione europea. Non a caso, i 18 membri del comitato direttivo provengono dal mondo imprenditoriale, dall’istruzione superiore e dalla ricerca e hanno tutti dimostrato di possedere grande esperienza nel campo dell’innovazione di alto livello.