Si chiama “Pianoinnovazione” ed è stato presentato ieri dal presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il progetto per creare 500 aree pubbliche per l’accesso WiFi gratuito ad Internet, diffondere la banda larga in tutte le abitazioni e aprire 50 centri di creatività e innovazione sul territorio.
La realizzazione avverrà nei prossimi 5 anni per una spesa complessiva di circa 7 milioni di euro. Non è stato precisato se verrà utilizzata da subito la rete WiMax, ma è previsto comunque uno stanziamento per far fronte ad eventuali adeguamenti di tecnologia.
«Nei prossimi mesi ? ha spiegato Zingaretti ? la Provincia doterà le principali aree pubbliche e i più importanti luoghi di ritrovo del territorio provinciale di un’infrastruttura centrale di gestione che prevede la presenza nel 2008 di circa 30 hot spot, aree dove un provider di accesso per rete wireless consente di collegarsi. Gli hot spot della Provincia, che saranno 500 entro il 2010, costituiranno il primo nucleo di una rete federata alla quale possono connettersi anche quelle di privati o di altre istituzioni. L’obiettivo è quello di unire le risorse e condividere i benefici con altre reti pubbliche di biblioteche, istituzioni, centri sociali, centri sportivi e ricreativi».
Per gestire la rete, la Provincia avrà come partner “ProvinciAttiva“, la società che si occupa dello sviluppo dell’intero territorio. Inoltre, Palazzo Valentini da tempo è al lavoro per definire rapporti di collaborazione con gli atenei romani, in particolare con la facoltà di Ingegneria della Sapienza, che avrà il ruolo di advisor scientifico per le questioni legate all’irradiamento elettromagnetico, mentre con il Cnr e il consorzio interuniversitario Caspur, la Provincia sta mettendo a punto progetti per la gestione e l’integrazione delle reti.
Il piano promosso dalla Giunta provinciale mira a creare veri e propri luoghi di aggregazione tecnologici, ognuno con diverse vocazioni e attività culturali e sociali, nei quali l’alfabetizzazione informatica costituisca il passaggio necessario alle attività specifiche.
L’idea di base è quella di riutilizzare alcuni spazi e riqualificarli per permetterne l’uso a tutti i cittadini. La Provincia, dopo avere effettuato un censimento dei luoghi potenzialmente utilizzabili, ha già individuato alcune possibili location come i centri provinciali di formazione professionale, centri per l’impiego, centri servizi immigrazione, laboratori di educazione ambientale, case cantoniere, centri di accesso e diffusione dell’innovazione tecnologica e alcune biblioteche comunali nel territorio provinciale.