Il Rapporto e-gov.impresa 2008, fornito da Retecamere, ha messo l’accento sulle competenze degli Enti pubblici e le strategie di miglioramento attraverso un confronto con le attività online di altri Paesi esteri.
Il Rapporto si concentra sulle attività informatizzate delle PA, evidenziando un’attenzione crescente delle Amministrazioni a sfruttare le potenzialità digitali. Potenzialità che, però, risultano mal ripartite: il 69,3% dei contenuti sono solo informativi (obblighi e adempimenti amministrativi, fiscali e previdenziali), per il 38% si tratta di modulistica e solo per un 1,7% di servizi online. Risulta, inoltre, evidente una forte disparità nella partecipazione all’e-Government tra Nord e Sud Italia. Infatti le percentuali delle risorse e il valore medio dei contributi si attestano sul 58,7% del Nord, sul 26% quelli al Centro e sul 15,4% al Sud.
L’indagine è stata condotta su 2.214 Enti pubblici. I contributi dei vari Enti sono stati suddivisi in tre macroaree: Informazioni, Servizi online e Moduli online. Su un totale di 27.179 contributi, il Sistema camerale ricopre un ruolo di primo piano, con una percentuale del 43,8% di tutti i contenuti informativi. Comuni ed Enti Comunali contribuiscono con il 41,8% al totale delle risorse sul portale, mentre le Province e gli Enti Provinciali si attestano su una percentuale del 9,5%.
Facendo un confronto a livello internazionale, dal rapporto emerge inoltre che solo il 50% delle nostre attività imprenditoriali sfrutta i servizi transattivi. Tanto per fare un esempio, in Finlandia si parla di una percentuale del 78%.
Dal rapporto emerge quanto sia necessario ridefinire le strategie di e-Government all’interno della PA, anche con nuovi strumenti improntati al social networking. A questo scopo, Luiss Research Network, Retecamere e Nova lanceranno un Innovation Forum virtuale a partire da settembre, con una community dove potranno confrontarsi tutti gli operatori pubblici e privati che vorranno contribuire.