La Camera di Commercio di Milano analizza i dati Istat ed Eurostat 2007 e verifica che la Lombardia è la regione più collegata alla banda larga, dove sono quasi 1,2 milioni le famiglie (il 23% degli italiani) che si collegano a rete via ADSL e fibra ottica.
Per tutelare i consumatori che decidono di sottoscrivere un contratto di
accesso ad Internet a banda larga, la Camera di Commercio di Milano ha espresso un nuovo parere; sentite le associazioni dei consumatori e gli operatori del settore, ha steso un elenco delle clausole vessatorie possibili.
Individuate tra queste l’obbligo per il consumatore di accettare per iscritto il contratto contro una semplice accettazione telefonica o telematica da parte di chi eroga il servizio, tempi di preavviso differenti per consumatori ed aziende erogatrici, il risarcimento sempre previsto per l’operatore ma sottoposto a rigidi meccanismi di quantificazione per il consumatore e ancora, non indicare precisamente i prezzi per la disattivazione dei servizi, l’obbligo per l’operatore di segnalare al consumatore i livelli di traffico anomalo sulla sua linea, l’obbligo di risarcimento prevista sempre per il consumatore contro nessuna responsabilità dell’operatore.
Queste clausole più o meno inique tra imprese erogatrici di connessioni ad Internet e consumatori emergono da un’indagine svolta da una Commissione tecnica, dopo l’analisi di un campione di contratti in materia.
L’intendimento è fornire un supporto univoco ai consumatori che in tal modo possono scegliere tra le diverse offerte quelle più adatte ai loro bisogni, valutando meglio le opportunità ma verificando anche i problemi e le forme di tutela al momento della sottoscrizione del contratto.
Il parere, presentato al seminario organizzato dalla stessa Camera di
Commercio “Trasparenza ed equità delle condizioni generali dei contratti per l’accesso alla rete Internet a banda larga?, sarà inserito nel portale camerale www.mi.camcom.it, nella sezione “Tutela del consumatore e dell’impresa: regolazione del mercato“.