La Gsm Association, che rappresenta l’industria dei cellulari, si è alleata con lo European Payments Council, organo che rappresenta 8.000 banche dell’Unione Europea per consentire ai cittadini di effettuare pagamenti con telefono cellulare.
Nel 2009 sarà attuata la nuova normativa europea che disciplinerà l’utilizzo della tecnologia Pay-Buy Mobile tra tutti i 27 Paesi, rendendo possibili non solo i trasferimenti monetari Peer 2 Peer (da un telefono cellulare a un altro), ma anche l’accesso a forme di microcredito, fino a 150 euro.
La Ue intende promuovere con quest’azione un’alternativa alle esistenti forme di pagamento di beni e servizi che permetta di abbattere i costi aggiuntivi previsti fuori dal proprio paese di provenienza. Il commissario Ue al mercato interno Charlie Mc Creevy ha, infatti, dichiarato: «Portare una maggiore concorrenza nel mercato dei servizi di pagamento è stato il mio obiettivo e accordi come questo mostrano le possibilità che le nuove tecnologie e un approccio innovativo offrono sotto questo aspetto».
Per il momento sono sette gli operatori telefonici, tra cui Vodafone, che hanno aderito all’iniziativa, ma altri sono già pronti a intraprendere la collaborazione per consentire ai consumatori di pagare la spesa, il ristorante e altri conti utilizzando il loro telefono cellulare.
Gli standard previsti dall’Ue utilizzeranno le cosiddette Comunicazioni di campo vicino (Nfc), una tecnologia “contactless” che permette ai dati di essere trasmessi senza fili dalla carta Sim del telefonino ad un ricevente per distanze molto brevi.