Sicurezza in rete, le insidie per i minori

di Lorenzo Gennari

13 Giugno 2008 17:00

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In occasione della Settimana Nazionale della sicurezza in rete, dedicata anche al tema della tutela dei minori su Internet, vengono presentati interessanti risultati delle analisi della Polizia Postale e delle Comunicazioni e Microsoft

In occasione della Settimana Nazionale della sicurezza in rete è stato realizzato un blog di divulgazione utilizzando la piattaforma “live space” di Microsoft, molto apprezzata tra i giovani.

All’indirizzo http://sicurezza7x24.spaces.live.com, è possibile trovare, tra i tanti argomenti concernenti la materia della navigazione sicura su Internet, i risultati delle recenti analisi sulla tutela dei minori in rete, frutto della collaborazione tra Polizia Postale e delle Comunicazioni e Microsoft.

Da questi dati emerge che nelle scuole secondarie italiane ben il 91% dei minori naviga su Internet e il 27% utilizza le chat, mentre quasi l’80% affronta il mondo del Web senza la supervisione di un genitore.

Non può stupire allora che l’incidenza dei giovani che dichiarano di aver avuto contatti “pericolosi” su Internet sono pari al 10% e tanto più questo dato appare allarmante quando si verifica agevolmente che il fenomeno resta spesso nascosto, poiché i tre quarti di questi minori non parla in casa con i propri genitori di tali incontri sgraditi, per vergogna o perché “i genitori non capirebbero”.

Un altro dato significativo riguarda poi l’area della pornografia dove risulta che più della metà dei minori italiani, tramite la Rete, ha accesso al mondo della pornografia, con possibili e preoccupanti effetti di interazione.

Molto si è fatto e più ancora si dovrà fare per contrastare, se non per estirpare, questo grave fenomeno e ben vengano le iniziative di collaborazione sul piano tecnologico quale la partnership tra Polizia e Microsoft che ha portato alla realizzazione e all’avvio nel 2006 della piattaforma Cets (Child Exploitation Tracking System – Sistema di tracciamento contro la pedopornografia), uno strumento di indagine online che permette agli investigatori di individuare con maggior efficacia soggetti e siti Internet sospetti.

Il Cets è stato donato da Microsoft Italia alla Polizia Postale e delle Comunicazioni – prima Polizia in Europa e terza al mondo a dotarsi di questa piattaforma ? con l’effetto di consentire il conseguimento di importanti risultati operativi.

Il bilancio della Polizia Postale e delle Comunicazioni è incoraggiante se si può evidenziare che, dal 2002 ad oggi, per questo tipo di reati, sono stati eseguiti 201 arresti, 4.007 denunce, 3.949 perquisizioni, 60 operazioni di rilievo internazionale, 273.334 siti monitorati (dei quali 177 chiusi in Italia e 10.907 segnalati ad organismi stranieri).