Le scelte del ministro Renato Brunetta non convincono Beatrice Magnolfi, già sottosegretario di stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione.
Secondo il ministro, ora componente del cosiddetto governo ombra, per coprire il taglio dell’ICI verranno dirottati i fondi già destinati al completamento della rete informatica della Pubblica Amministrazione.
La Magnolfi non esita ad attaccare il ministro Brunetta denunciando uno storno di ben 81,5 milioni di euro complessivi dal progetto della rete informatica della Pubblica Amministrazione e della banda larga.
Secondo l’esponente del Partito Democratico, in questo modo non si potrà portare a coronamento il progetto del Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione applicativa (Spc).
«Brunetta predica bene e razzola male, dichiara guerra alla carta ma taglia i fondi alla rete informatica. Non è questa la strada per rendere più semplice la vita ai cittadini e alle imprese», sostiene convinta Beatrice Magnolfi.
Tagliare la carta si deve e si può, i servizi della PA debbono essere resi online in modo crescente, per qualità e quantità, la diffusione e la confidenza con l’approccio in rete deve essere promosso, incentivato e magari obbligato.
Su questi obiettivi non c’è disputa, ma una distribuzione capillare dei punti di servizio (tabaccai, banche, poste, come annunciato recentemente dal ministro Brunetta) presuppone una grande rete informatica centrale, appunto l’Spc.
Le tecnologie – conclude Beatrice Magnolfi – aiutano a combattere la burocrazia più dei proclami e degli annunci