A Napoli i dipendenti fannulloni amano visitare siti porno e fare scommesse online. Oltre ad essere gli impiegati comunali più costosi d’Italia (per ciascuno di loro ogni cittadino spende ben 487 euro), sono anche i meno controllati.
È quanto emerge dalla relazione dei revisori dei conti del Comune di Napoli, le cui conseguenze si stanno ora traducendo in drastiche misure di controllo e di inibizione alla navigazione e alle attività ludiche attraverso l’uso del PC e di Internet.
Per garantire una parità di trattamento per tutti i lavoratori del Comune, perfino al sindaco e agli assessori sarà limitato l’accesso alla rete.
Nel dettaglio, l’amministrazione ha deciso che d’ora in poi non si potrà andare oltre i 60 minuti di tempo trascorsi a navigare sul web.
L’iniziativa, della quale riferiscono alcuni organi di stampa, sarà messa in atto sfruttando alcuni software inibitori (o analoghi servizi via web) per bloccare la navigazione sui siti porno e su quelli delle scommesse online (i più frequentati, secondo le analisi dei file log dei router).
In particolare, le statistiche riguardanti il traffico in uscita della rete del Comune di Napoli hanno messo in evidenza un vero e proprio boom di contatti verso portali hard e scommesse sportive, oltre che l’utilizzo di videogiochi sia sul web che in locale (di cui è stata ovviamente fatta pulizia).
La nuova misura di controllo servirà soprattutto per garantire i dipendenti onesti e lavoratori, castigando invece i cosiddetti fannulloni a cui il ministro Brunetta ultimamente sta dando tanto la caccia.
Considerando che ogni mese un sesto del personale del comune del capoluogo campano risulta ammalato e che la media di assenze su un mese è di 15 giorni per ciascun lavoratore, gli impiegati comunali hanno a disposizione solo 15 giorni per guardare siti porno, fare scommesse online, videogiocare e lavorare….
Update: I dati ufficiali desunti dal conto annuale del personale, indicano per il 2005 e 2006 rispettivamente in 10,17 e 9,80 i giorni medi di malattia dei dipendenti comunali, mentre lo stesso dato per il 2007 è pari a 12,41 e per il 2008 si prospetta in 9,43 giorni medi di assenza per malattia per dipendente.