Presentato ieri, al Forum PA 2008, il progetto Sedi d’Arte 2.0 di Inpdap, Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica.
Si tratta di un progetto finalizzato alla valorizzazione della ricchezza artistica dei convitti Inpdap attraverso il Web, in linea con le esperienze degli altri Paesi europei.
I principali destinatari saranno i giovani, che potranno fruire delle strutture come strumento di dialogo e formazione. Sarà inoltre attivo un social network dell’iniziativa che favorirà la creazione di una virtual community tra i ragazzi.
A presentare il progetto sono intervenuti Alessandro Ciglieri, responsabile coordinamento strutture sociali Inpdap, Maurizio Bisconte, responsabile attività e servizi per la comunicazione Inpdap e Maria Pacchini, coordinatrice Inpdap restyling volume d’arte.
I primi passi, fanno sapere gli organizzatori, verranno mossi a partire dall’importante complesso architettonico del convitto Principe di Piemonte di Anagni.
Successivamente verrà completato il quadro delle iniziative con il restyling e la stampa di un volume, curato da Michele Rak, sulle opere d’arte ospitate nel convitto, lo sviluppo di una sezione dedicata all’interno del sito internet Inpdap e la promozione di un social network tra i ragazzi ospiti dei diversi convitti Inpdap.
«Per Sedi d’Arte 2.0 abbiamo impiegato grandi competenze e risorse economiche ed umane» – ha dichiarato Alessandro Ciglieri, responsabile coordinamento strutture sociali Inpdap – «vogliamo che i nostri convitti siano sempre più luoghi di crescita umana, formativa e professionale per i ragazzi».
«Attraverso il Web miriamo a rafforzare il senso di appartenenza che accomuna i nostri convittori, ampliando le possibilità di scambio culturale e di confronto dei vissuti tra loro. Con la valorizzazione dei nostri convitti e le grandi potenzialità del Web vogliamo generare cultura e alimentare la sete di conoscenza nei nostri ragazzi e non solo» ? ha affermato Maurizio Bisconte, responsabile attività e servizi per la comunicazione Inpdap, che conclude ? «Innovazione creatività ed impegno sono le parole d’ordine attraverso le quali la Pubblica Amministrazione può rispondere alle esigenze della società contemporanea, le parole d’ordine di Inpdap».
Il progetto prevede inoltre l’avvio di alcuni restauri che interesseranno gli affreschi della chiesa di San Pietro in Vineis, con un’attenzione mirata sui dodici quadri della “Vita e Morte di Cristo” e sul pavimento cosmatesco. che il restauro dei dipinti murali del Matroneo delle monache con il recupero dell’affresco di scuola pre-giottesca del 1200 raffigurante Chiara, prima badessa del convento e protettrice della città di Anagni.