Rfid (radio frequency identification) è la tecnologia che utilizza le onde radio per il riconoscimento a distanza di oggetti e persone mediante targhette identificative.
L’evento organizzato sull’argomento è stato battezzato “RFIDays – Tecnologie emergenti per l?identificazione a radiofrequenza” e vedrà la partecipazione dei principali esperti internazionali in rappresentanza della ricerca e dell?università (tra cui quella di Berkeley), delle industrie, della Pubblica amministrazione e delle istituzioni, come la Commissione UE, e dell?EPO-European Patent Office, per un confronto che consenta di studiare nuove applicazioni nel comparto pubblico e di stimolare nuove sinergie ed interazioni, valorizzando la naturale connotazione multi-disciplinare della tecnologia Rfid.
In ambito privato, le aziende che finora hanno sperimentato le soluzioni rfid, parlano di ostacoli diversi, ma non insormontabili alla diffusione del nuovo sistema di identificazione a distanza.
Si tratta di esperienze che, nella maggior parte, contengono gli entusiasmi per la nuova tecnologia nonostante gli 1,8 miliardi di targhette identificative sinora applicate nel mondo, con un fatturato che nel 2008 sfiorerà i 5,3 miliardi di dollari (+7% sul 2007).
Gli operatori nazionali parlano di costi delle targhette rfid troppo alti e del ritardo con cui si è giunti alla realizzazione di uno standard come principali cause che impediscono alle tecnologie d’identificazione in radiofrequenza di divenire una realtà di business diffusa.
Proprio per favorire e consentire un più ampio sviluppo degli usi della tracciabilità rfid, il Cnipa ha già emanato le “Linee guida per l?impiego dei sistemi rfid nella Pubblica amministrazione”, con cui sono affrontati i diversi aspetti e problematiche, compresi quelli relativi ai costi e all?affidabilità, con un occhio di riguardo alla sicurezza.