Cresco, il “Centro computazionale di ricerca sui sistemi complessi” è l’ultimo nato nel settore dell’hpc (high performance computing) italiana.
Si tratta di un supercalcolatore in grado di effettuare ben 25 mila miliardi di operazioni in virgola mobile in un secondo. Modelli climatici che oggi richiedono un anno di elaborazione potranno finalmente essere eseguiti in poche settimane.
Ma il campo di applicazione del Cresco non si ferma alla meteorologia. Il progetto infatti prende in considerazione tre settori principali: il primo è quello delle biotecnologie, della bioinformatica e della struttura della materia; il secondo è quello relativo alle infrastrutture critiche e il terzo riguarda la computer science in senso stretto.
La messa in servizio del nuovo strumento computazionale consentirà di dare un maggiore impulso alle attività di ricerca e sviluppo dell’Enea e dei suoi clienti o partner.
Il progetto è stato finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca per mezzo dei fondi strutturali nell’ambito del programma operativo nazionale 2000-2006, per un contributo pari a 6,7 milioni. Il valore complessivo dell’infrastruttura è di oltre 9 milioni di euro.
«Con Cresco nasce nel mezzogiorno d’Italia una rete a cui potranno far capo i diversi poli di ricerca scientifica e tecnologica del nostro paese, ha detto il direttore generale dell’Enea Maurizio Urbani in apertura della manifestazione di presentazione del supercalcolatore. Questo contribuirà a rendere la ricerca e l’industria nazionale in grado di competere in ambito europeo in settori vitali e di grande futuro come lo spazio, la modellistica climatica, la simulazione di reti tecnologiche complesse, la bioinformatica, il nucleare, i nuovi materiali».