Telemedicina e Assistenza sanitaria per i disabili di Milano

di Marina Mancini

5 Maggio 2008 12:00

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A partire da questo mese, oltre 100 disabili beneficeranno di servizi di telemedicina grazie a un accordo fra Comune di Milano ed Europ Assistance

Dieci Comunità Socio Sanitarie milanesi avranno gratuitamente a disposizione servizi di telemedicina e di tele-assistenza sanitaria per i loro utenti a partire da maggio e per circa dieci mesi.

L’iniziativa di Europ Assistance, la società che opera nell’assistenza privata, coordinata dall’Assessorato alla Salute del comune di Milano, verrà progressivamente estesa ad altre strutture socio sanitarie della città.

Il Comune meneghino, con questo progetto, prevede la fornitura di una
dotazione completa di apparecchiature idonee alla telemedicina per monitorare a
distanza la salute dei pazienti e poter quindi intervenire con tempestività ed efficacia in casi di emergenza.

Le comunità socio sanitarie che hanno aderito al progetto sono: la comunità Alatha, la cooperativa “Il Fontanile?, la comunità La Combriccola, la comunità Casa Gabbiano, la comunità Bazzi, la CSS Coni Zugna, la CSS AFGP centro Padre Pia Marta, la CSS di via Bellarmino, la fondazione Aquilone comunità Stella Polare, la cooperativa Azzurra, e la cooperativa Eta Beta.

Nello specifico, l’iniziativa prevede una dotazione completa di
apparecchiature per la telemedicina presso ciascuna comunità messa a
disposizione gratuitamente da Europ Assistance: elettrocardiografi, rilevatori
di parametri vitali, videotelefoni e altra strumentazione all’avanguardia che
consentirà di agire sulle emergenze.

Attraverso un servizio di telemonitoraggio e di telerefertazione cardiologica, i dati saranno infatti registrati dagli operatori e valutati dai medici dell’Unità Medica Salute di Europ Assistance, che potranno visitare i pazienti a distanza.

Oltre 100 i pazienti che usufruiranno del servizio, in particolare il progetto è rivolto ai disabili che hanno più difficoltà a raggiungere gli ospedali per i controlli sanitari.

«Nelle residenze per disabili non vogliamo pensare sempre ‘in emergenza’ ? sostiene l’assessore alla Salute del Comune di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, – l’ottica è quella di programmare in anticipo, di sostenere la famiglia che ha in carico una persona disabile con ricoveri di sollievo».