A partire dal 30 aprile entreranno in vigore le nuove regole antiriciclaggio per l’uso di assegni, libretti al portatore e contanti. Per spiegare la normativa e le novità sull’utilizzo degli assegni l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha pubblicato la guida «Assegni: Cambia tutto. Novità anche per pagamenti in contante e libretti al portatore», con la quale prende il via una campagna informativa per la clientela realizzata in collaborazione con la Banca d’Italia e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La guida è disponibile presso le banche ed è anche stata anche convertita in documento digitale scaricabile dalla home page dell’ABI. Cliccando sul
link proposto sarà possibile salvare il file sul proprio computer, ma anche stamparne più copie.
Nel dettaglio, le nuove regole stabiliscono che, a partire dal 30 aprile 2008, non sarà più possibile emettere un assegno bancario o postale per un importo pari o superiore a 5 mila euro senza la clausola «non trasferibile» e senza aver indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario (anche nel caso di assegni circolari, vaglia postali e cambiali).
Per questo motivo tutti i nuovi libretti che verranno distribuiti dalle banche saranno già muniti della clausola antiriciclaggio e potranno pertanto essere presentati per l’incasso unicamente dal beneficiario.
Chi vorrà ottenere assegni in forma libera dovrà fare espressa richiesta scritta alla banca, ma potrà utilizzare tali assegni solo per importi inferiori a 5 mila euro. In quest’ultimo caso, su assegni di questo tipo si dovrà riportare il codice fiscale di chi effettua la girata.
Anche per i libretti di deposito al portatore ci sarà lo stesso tetto massimo degli assegni, pertanto per quelli già esistenti sarà prevista l’estinzione o la riduzione ala sogli stabilita dalla legge entro il 30 giugno del 2009.
Ultima novità è quella che riguarda il trasferimento di contante. E’ infatti previsto ildivieto di effettuare trasferimento di denaro contante per un importo pari o superiore a 5 mila euro(in precedenza il limite era di 12.500 euro).
Sulla guida si legge inoltre che per l’utilizzo scorretto degli assegni la sanzione amministrativa pecuniaria potrà arrivare fino al 40% dell’importo trasferito.