Al via in Veneto la sperimentazione della cartella clinica elettronica europea

di Marina Mancini

17 Aprile 2008 10:00

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La Regione Veneto sperimenta per trentasei mesi la cartella clinica elettronica europea. Obiettivo? Tutelare la salute e la privacy dei pazienti

Partiranno a maggio i 36 mesi previsti per testare il nuovo servizio della
Regione Veneto: la cartella clinica elettronica europea.

La digitalizzazione della cartella clinica tutelerà salute e privacy. La sperimentazione intende migliorare la gestione delle informazioni cliniche
attraverso l’uso dell’information technology, migliorare la continuità della cura e della sicurezza del paziente ed essere un utile supporto alla eventuale mobilità interregionale e intereuropea dei pazienti italiani.

Il nuovo servizio, per il quale è previsto un impegno finanziario di 176 mila euro, favorirà la cooperazione tra servizi sanitari; sarà più semplice il passaggio di dati da uno stato membro dell’Unione Europea all’altro, ottimizzando i tempi e creando un risparmio in termini di risorse economiche oltre a produrre soprattutto una riduzione degli errori medici.

Attraverso la cartella clinica elettronica europea sarà anche più efficace e veloce il conferimento dei dati al ministero della Salute, all’istituto superiore di Sanità e alle agenzie europee per la salute.

Per Francesca Martini, assessore alle Politiche sanitarie della Regione Veneto, l’introduzione della cartella clinica europea elettronica
porterà reali benefici ai cittadini, ai sistemi sanitari regionali, alla rete sanitaria europea.

Sempre più spesso quando si parla di sanità italiana vengono in mente casi di malasanità, eppure questo settore, fondamentale per la vita dei cittadini, cresce e migliora grazie alle moderne tecnologie che oggi hanno compiuto significativi progressi anche in campo sanitario.

I processi e gli assetti gestionali si riorganizzano alla luce delle
innovazioni introdotte dall’ITC; i sistemi socio sanitari che si basano su
innovative applicazioni elettroniche e digitali crescono su scala regionale e
nazionale.

E intanto aumenta la valenza della cartella clinica elettronica che è
diventata un indispensabile strumento di lavoro per il medico che ha a
disposizione i dati anamnestici e le terapie in corso in qualsiasi momento.