Comuni abruzzesi: in prima fila per l’e-Government

di Lorenzo Gennari

16 Aprile 2008 17:40

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Il bando lanciato dal CNIPA per la creazione dei centri di servizio territoriale, strumenti per l'e-Government dei piccoli comuni, ha fatto registrare un interessamento molto consistente da parte delle amministrazioni pubbliche dell?Abruzzo

I piccoli Comuni abruzzesi sono molto attivi nel tentativo di offrire servizi tecnologicamente avanzati ai propri cittadini e imprese. Questo è il dato che emerge guardando il numero di richieste giunte al CNIPA (Centro Nazionale per l?Informatica nella Pubblica Amministrazione) per la realizzazione dei centri di servizio territoriali.

All?iniziativa ha aderito circa il 67% dei comuni abruzzesi con meno di 5 mila abitanti, contro una media nazionale del 60%. Facendo un’analisi che consideri tutti i comuni che partecipano, la percentuale riguardante l?Abruzzo (46,7) è superiore alla media (36,6).

Ma cosa spinge i comuni di questa regione ad essere così interessati all’e-Governement? Per capirlo basta fare due considerazioni: la prima riguarda le spese sostenute dai comuni abruzzesi per la telefonia e la connettività Internet che risultano essere molto più alte della media nazionale, la seconda invece riguarda le dotazioni tecnologiche a disposizione di cittadini e aziende che sono inadeguate per un utilizzo proficuo.

I centri di servizio territoriale si sono già rivelati strumenti preziosi sia per contenere la spesa in ambiti economicamente rilevanti, sia per consentire di migliorare la qualità dei servizi offerti alla popolazione.

I dati del Cnipa mettono in evidenza un’altro aspetto interessante e cioè quello per cui si potrà beneficiare dell?opportunità di gestire in forma associata i servizi tecnologicamente avanzati.

Ad esempio, uno strumento come la posta elettronica certificata, che consente di rendere più rapido e meno costoso l?invio rispetto alla raccomandata tradizionale, è presente solo nel 15% circa dei comuni della regione, in raffronto ad una media nazionale che supera il 40%.

Con i centri di servizio territoriale tutti i comuni partecipanti disporranno di questa come di altre tecnologie chiave per migliorare in efficienza e ridurre la spesa. Gli stessi siti internet dei comuni sono gestiti in forma associata nella maggior parte dei casi italiani, mentre solo nell?1,4% dei casi, in Abruzzo, si uniscono le forze.

Il web è stato capace di portare sviluppo e conoscenza in diversi occasioni. Internet è stato in grado di favorire la trasparenza amministrativa e agevolare i servizi della pubblica amministrazione centrale e locale. Sarà la volta dell’Abruzzo?