Il consolato italiano si sposta su Internet

di Lorenzo Gennari

26 Marzo 2008 17:00

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Il progetto di un consolato online sarà presentato al Forum della Pubblica Amministrazione a Roma (dal 12 al 15 maggio) e sarà operativo entro la metà del 2009

I domini di terzo livello che fanno riferimento ad alcuni consolati d’Italia sparsi nel mondo sono già oggi alcune decine. Tutti questi indirizzi internet appartenenti al dominio «esteri.it» sono in realtà una serie di pagine dove è possibile reperire numeri di telefono, indirizzi e-mail o indicazioni generiche circa l’ubicazione delle strutture, ma i servizi on-line sono pressoché inesistenti.

L’intento del progetto del cosiddetto «consolato digitale» è invece quello di un portale che possa offrire un’ampia gamma di pratiche da poter espletare in maniera completamente automatica. Si va dalla carta d’identità elettronica alla semplificazione della procedura per passaporti e certificazioni, dall’iscrizione via Internet all’anagrafe degli italiani all’estero alla prenotazione di appuntamenti con il personale del Consolato, dalle semplici richieste d’informazioni alle verifiche dello stato delle pratiche.

La promessa è del segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, Giampiero Massolo che guarda oggi all?online come a un mezzo per razionalizzare le strutture di servizio del ministero nei 360 uffici sparsi nel mondo. Il punto di partenza è il portale del ministero che ha oggi 450 mila accessi mensili e offre l?accesso ad applicazioni basate su Web, firma digitale e videocomunicazione. Il passaggio successivo sarà poi la gestione in formato elettronico della mole di comunicazioni scritte che ogni giorno il Ministero scambia con la propria rete internazionale e con le altre amministrazioni.

Massolo ci tiene a sottolineare i connotati di vero e proprio «consolato a domicilio» per quello chesarà il progetto compiuto. Inoltre, sostiene sempre il segretario, il sito consentirà anche una migliore ripartizione degli uffici e delle risorse umane sul territorio, con notevoli risparmi per il contribuente.

L’iniziativa, che entrerà in vigore nel 2009, conferma il ruolo di apripista della Farnesina nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Rimane solo da sperare che i tempi verranno rispettati.