FCC contro i filtri peer to peer

di Roberta Donofrio

13 Marzo 2008 14:00

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Il Presidente della Commissione Federale Comunicazioni interviene contro l?Isp Comcast per le pretiche anti-P2P, definendole lesive dell?immagine di Internet nel mondo

Ultimatum della Commissione federale Comunicazioni (FCC) per Comcast, il provider statunitense che da tempo ha intrapreso azioni di contrasto per i protocolli di condivisione.

Kevin Martin presidente della FCC, durante una conferenza alla Stanford University Law School, ha reso nota l’intenzione di procedere contro le pratiche di packet filtering da qualunque ISP esse provengano.

Il caso di Comcast era già stato segnalato dalla Electronic Frontier Fundation, che aveva riscontrato nel provider l’abitudine a ricorrere ai pacchetti RST, particolari filtri in grado di interrompere all’istante la connessione con l’Ip da cui si stanno scaricando file.
Un duro colpo per i milioni di utenti che sono soliti condividere dati su network come eMule o BitTorrent.

La questione, secondo Martin, potrebbe avere gravi ripercussioni sull’imprenditorialità e l’innovazione degli Stati Uniti senza parlare dei principi di democrazia che sono alla base dello sviluppo di Internet. In tanti, negli ultimi tempi, stavano protestando contro questa procedura che rappresenta un’evidente minaccia alla neutralità della rete.

Martin ha poi colto l’occasione per lanciare un monito all’Autorità delle telecomunicazioni sull’inadeguatezza degli standard di banda larga: si dovrebbe passare dagli attuali 200 Kbit al secondo fissato per upload e download al 768 Kbit/sec. per accessi in broadband base e 1,5 Megabit per i servizi avanzati.