«La tecnologia, il digitale e l?informatica si tingono sempre più di rosa». Questo è quanto ha voluto sottolineare Caterina Cittadino, direttore generale del CNIPA, Centro Nazionale per l?Informatica nella PA, in occasione della tavola rotonda del convegno «DOnne e TEcnologie, una DOTE per l?Italia» svoltosi questa mattina alla Camera dei Deputati, in occasione dell?anno europeo per l?e-inclusion.
Nel suo intervento, la Cittadino ha portato la testimonianza del CNIPA, dimostrando come, almeno per quanto riguarda l?ICT, «il lavoro si stia femminilizzando e le donne stiano apportando un contributo che è proprio del loro tratto umano storico, marcato da caratteristiche tipiche come la soggettività, i valori e la comunicazione, elementi a cui si dà sempre più valore».
Ad esempio, ha continuato la Cittadino, «la soggettività si traduce nella capacità di valutare, nell?ambito delle scelte che vanno razionalmente decise, l?aspetto specifico, la situazione concreta, le persone che sono coinvolte. Capacità che indubbiamente è più consona all?universo femminile che a quello maschile. Anche l?attitudine a partire dai valori per arrivare ai risultati è statisticamente più vicina al mondo femminile, sempre più consapevole che il perseguimento del risultato deve avvenire nel pieno rispetto dell?etica dell?agire pubblico».
L’intervento del direttore del CNIPA si è poi articolato attraverso alcune considerazioni sugli aspetti della comunicazione, «che non è solo il pubblicizzare le cose». Secondo Caterina Cittadino «anche questa è una propensione storicamente più femminile, forse perché le donne sono abituate a gestire la complessità familiare. Ossia spiegare perché si fanno le cose, perché si adottano determinate le scelte, ponendo come fattore essenziale l?importanza della comunicazione interpersonale. Insomma, si tratta di rappresentare a chi lavora con noi qual è l?obiettivo finale, perché si fa quella scelta. È un elemento motivante che, tra l?altro, consente di creare un circolo virtuoso nei collaboratori affinché condividano l?obiettivo. Ed anche questo è un elemento tipicamente femminile».
La Cittadino si è soffermata perciò sui dettagli della quota rosa del CNIPA ricordando che su 164 dipendenti, 58 sono donne, il 35%, tra cui 2 dirigenti di prima fascia (su 9) e 8 di seconda fascia (su 29). Delle 58 donne, 42 sono laureate (di cui 11 in giurisprudenza, 10 in matematica, 3 rispettivamente in ingegneria, in economia e commercio, in scienze politiche e in lettere, oltre che in altre discipline tecnico-scientifiche).
In conclusione, ha terminato la Cittadino, «anche questo piccolo avamposto dell?innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione italiana conferma che il lavoro si sta femminilizzando e che la tecnologia va verso forme di soggettività che sono un elemento più vicino all?universo femminile».