Ricerca, la prima volta del Lazio

di Lorenzo Gennari

12 Febbraio 2008 17:00

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Una legge ad hoc per la ricerca scientifica è stata approvata oggi dalla commissione della Regione Lazio, con l'obiettivo di favorire il trasferimento tecnologico e l'innovazione per PA e imprese

La proposta di legge sulla promozione della ricerca e dello sviluppo, dell?innovazione e del trasferimento tecnologico nella Regione Lazio è finalmente stata approvata.

«Un passaggio molto importante», ha spiegato il presidente della commissione Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo della Regione Lazio, Domenico Di Resta, in quanto «per la prima volta la Regione Lazio approva una legge che riguarda complessivamente il sistema della ricerca e dell?innovazione&raquo.

«Questa legge rappresenta uno dei punti più qualificanti dell?attività della giunta e introduce la possibilità di razionalizzare gli interventi, concentrando le risorse pubbliche nei settori principali, attraverso il piano triennale di programmazione – ha continuato Di Resta – tutto ciò permetterà di accedere alle risorse messe in campo per la ricerca a livello europeo nell?ambito del settimo Programma Quadro e ai fondi comunitari previsti per il Programma operativo regionale 2007-2013».

Tra le novità c’è da segnalare il &laquobilancio della ricerca e innovazione&raquo, nel quale saranno evidenziate tutte le risorse pubbliche e private che si investiranno sul settore.

Il Programma Quadro è lo strumento principale dell’Unione Europea per finanziare la ricerca e lo sviluppo. Viene proposto dalla Commissione Europea e successivamente finalizzato dal Consiglio ed il Parlamento Europeo attraverso un processo decisionale congiunto.

Il settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico è aperto a tutte le entità giuridiche, vale a dire qualsiasi persona fisica o giuridica stabilita conformemente alla legislazione nazionale, internazionale o comunitaria. Pertanto le Università, le organizzazioni internazionali, gli istituti di ricerca, gli enti pubblici, le PMI e le grandi società possono presentare un progetto ed ottenere un sostegno finanziario dalla Comunità europea.