PA@lfemminile, la Pubblica Amministrazione rosa

di Chiara Bolognini

25 Febbraio 2008 09:00

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Le donne che lavorano negli enti pubblici si trovano spesso dinanzi a diversi ostacoli, non ultimo la difficoltà di usare strumenti informatici. Ecco perché nasce PA@lfemminile

Considerate in passato acerrime nemiche delle donne, superate in ufficio da colleghi “smanettoni”, oggi sempre di più le nuove tecnologie si rivelano preziosi strumenti per conciliare lavoro e vita privata di professioniste, che sono anche mogli e mamme.

Un contributo davvero utile in questa direzione è offerto da PA@lfemminile, lo spazio dedicato alle donne della Pubblica Amministrazione italiana per conoscere, comunicare, condividere. Realizzato da Didael srl e gestito da Roberta Cocco, marketing director di Microsoft, il sito (che purtroppo funziona ad intermittenza) è nato per valorizzare il ruolo delle donne nella PA ed arricchirne la professionalità attraverso la familiarizzazione con una dimensione del sapere/potere ancora tipicamente maschile.

Si inserisce nel progetto Futuro Al Femminile avviato da Microsoft in collaborazione con Accenture e Hewlett Packard e Assicurazioni Generali per promuovere le pari opportunità e risponde ad una serie di problematiche specifiche che influiscono negativamente sul percorso di carriera e di crescita professionale delle donne all’interno della Pubblica Amministrazione accrescendo la fatica quotidiana della gestione del doppio ruolo tipicamente femminile.

Le statistiche infatti parlano chiaro: ancora oggi la tecnologia sembra dominio esclusivo degli uomini, eppure all’università le ragazze sono di più dei loro compagni maschi e nelle facoltà scientifiche, sebbene numericamente inferiori, si laureano prima e con voti migliori.

Il progetto PA@lfemminile va a completare l’ampio programma di innovazione e modernizzazione che la Pubblica Amministrazione italiana ha da tempo avviato per rendere più efficiente il funzionamento degli enti, introducendo modelli di e-government, e-democracy e t-government che necessitano di nuovi livelli di multicanalità e interazione.

Un nuovo modo di fare amministrazione che richiede nuove competenze e capacità digitali attraverso le quali esercitare la cittadinanza e la partecipazione alla vita pubblica, ma che rischia di escludere chi non è in grado di utilizzare le nuove tecnologie.

Per questo motivo, il portale mette a disposizione tutta una serie di strumenti innovativi quali la videocomunicazione, per interagire con esperti o per tavole rotonde tra i partecipanti sui temi trattati; chat e blog per dialogare liberamente e per confrontarsi e condividere informazioni; registrazioni video, articoli, presentazioni grafiche e multimediali, manuali e white paper, norme di riferimento, bibliografie, siti utili e glossari; laboratori virtuali; un motore di ricerca per trovare tutti i documenti che si riferiscono ad una determinata parola chiave senza dover esplorare le categorie del portale.