I difensori della cultura non devono preoccuparsi: nonostante la Rete sia sempre più diffusa, tanto da superare in utilizzo anche la televisione, questo non influenzerà negativamente la cultura stampata.
Lo dimostra uno studio condotto da Pew Internet & American Life Project su quasi 3.000 cittadini statunitensi, secondo il quale è proprio Internet uno dei motivi principali a spingere le persone a frequentare le biblioteche pubbliche.
Secondo lo studio, infatti, «l’utilizzo della Rete sembra portare a una “fame” di informazione, e sono proprio i giovani desiderosi di conoscenza a essere più avvezzi a frequentare le biblioteche».
La ricerca ha così dimostrato come sia proprio la “Generazione Y” – persone fra i 18 e i 30 appassionati di tecnologia – quella che più spesso visita le strutture pubbliche, con il 62% degli intervistati che ha dichiarato di averlo fatto almeno una volta nell’ultimo anno. Una percentuale decrescente, inoltre, con l’aumentare dell’età.
«Siamo rimasti stupiti dai risultati della ricerca, soprattutto per i dati riguardanti la generazione Y» hanno commentato i ricercatori: solo nel 1996, infatti, uno studio aveva predetto che le biblioteche sarebbe diventate sempre meno importanti proprio fra i cittadini più giovani.