Quasi 2 miliardi di euro: ecco a quanto ammonta la spesa sostenuta dalle Regioni nel 2006 per promuovare la propria offerta turistica.
Nel mare magnum di strategie e strumenti utilizzati per il marketing territoriale, continuano a moltiplicarsi interessanti esempi di come il Web e le nuove tecnologie possano essere sfruttati per ottenere risultati migliori a costi più contenuti. Lo dimostrano i recenti casi del Comune di Lecce e del territorio del Chianti.
Stando allo studio di Confturismo-Confcommercio, la spesa complessiva per il turismo non si è discostata molto da quella del 2005: 1,81 miliardi nel 2006 contro gli 1,83 dell’anno precedente. Si individua comunque un trend al ribasso, se si considera che nel 2003 i miliardi erano stati 2,19.
Sostanzialmente invariata resta invece la classifica delle Regioni con la spesa più alta. Da 4 anni ormai le prime due posizioni sono stabilmente occupate dalla Regione Sicilia (316 milioni) e dalla Regione Trentino Alto Adige.
« Il risultato» commenta Bernabò Bocca, presidente di Confturismo-Confcommercio «mostra una notevole disponibilità di risorse e vitalità delle singole Regioni per promuovere e supportare il proprio sistema turistico, anche se non mancano alcuni casi di contraddizione rispetto a quanto speso ed al ritorno in termini di arrivi e presenze di turisti».
Tra le soluzioni a questi spreci, Bocca suggerisce «un coinvolgimento magari più operativo dell’Enit-Agenzia del Turismo, che in qualità di braccio operativo potrebbe probabilmente migliorare quei processi di razionalizzazione della spesa, accelerando i tempi di ritorno di simili investimenti».