Il nuovo portale Open Source per la Provincia di Cremona

di Paolo Iasevoli

21 Novembre 2007 10:40

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Sarà presentato domani il nuovo portale open source della Rete Unitaria Provinciale cremonese: nato nel 1999, ha consentito all'amministrazione di risparmiare 180.000 euro ogni anno

Un portale creato con strumenti open source e rinnovato sotto tutti i punti di vista: struttura, grafica, contenuti e servizi.

Il nuovo sito della RUP (Rete Unitaria Provinciale) della Provincia di Cremona ha subito un restyling totale e sarà presentato ufficialmente domani al Politecnico di Cremona, alla presenza del Presidente della Provincia, Giuseppe Torchio.

L’importanza del sito provinciale è dimostrata dai numeri. Nato nel 1999, il portale è costato alla Provincia circa 50.000 euro l’anno. Tuttavia, considerando il valore di mercato dei servizi erogati online, la spesa avrebbe toccato quota 230.000 euro annui: il sito ha quindi consentito all’amministrazione di risparmiare ben 180.000 euro ogni anno.

Il risparmio è stato conseguito in gran parte dai Comuni del territorio, che hanno tratto il massimo vantaggio da un punto di riferimento unico come il portale RUP.

Proprio in virtù di un simile successo, si è reso necessario un rinnovamento generale del sito. Le ragioni alla base del cambiamento sono anzitutto la richiesta di maggior interattività ed accessibilità da parte di Comuni, cittadini ed imprese.

A spiegarlo è la responsabile Gabriella Anzani: il restyling grafico e strutturale era necessario a causa delle novità normative e tecnologiche, che permettono di erogare nuovi servizi online. La Anzani cita ad esempio il progetto Siscotel, destinato a cambiare faccia all’infrastruttura telematica della Provincia.

Tutti i nuovi servizi saranno accessibili tramite la Carta Regionale dei Servizi, mentre la nuova struttura rende più agevole la navigazione e la ricerca dei contenuti, ora organizzati in base all’identità dell’utente e all’area tematica.

Novità anche per i 125 soggetti locali aderenti al portale, che potranno scambiare tra loro dati demografici ed elettorali e monitorare la spesa sociale.

Sul versante tecnico, si segnala invece l’utilizzo di strumenti Open Source nella creazione del sito: il 90% del progetto è stato realizzato con software proprietario creato appositamente, mentre il restante 10% ha sfruttato software “libero”.