Il viaggio del WiMax non è neppure partito che già ci si potrebbe trovare di fronte a uno stop. È passata appena una settimana dall’avvio della gara, infatti, ma già sono iniziati le lotte in tribunale.
Protagonista della vicenda è MGM Production Group, già in possesso di una licenza WiMax in Germania, che è ricorsa al Tar del Lazio contro la decisione dell’Agenzia delle Comunicazioni.
A spingere verso l’impugnamento della delibera la possibilità anche per chi già possiede una licenza telefonica di terza generazione (UMTS) di partecipare all’asta per il WiMax.
Una preoccupazione condivisa anche dall’associazione Anti Digital Divide, già pronta ad appoggiare MGM: «perchè ritiene che sia interesse di tutti gli utenti, anche delle persone digital divise, che vengano poste garanzie atte a stabilire una reale concorrenza nel settore e che impediscano di rallentare lo sviluppo del WiMAX».
La preoccupazione è che le licenze WiMax finiscano in mano ai già presenti operatori di telefonia fissa e mobile, andando così a rafforzare un regime di oligopolio. Timori fondati, forse, visto che contro MGM e Anti Digital Divide paiono essersi già schierati – in favore di AgCom – tutti gli operatori telefonici attuali: Telecom Italia, Vodafone, H3G e Wind.