Il traffico Web e i dati digitali si avviano finalmente a una regolamentazione, che sarà approvata in via definitiva il 31 Ottobre.
A Settembre, infatti, il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha emanato un documento contenente le nuove regole in materia, cercando di colmare un vuoto ormai insostenibile per tutte le organizzazioni, pubbliche o private che siano.
Con la diffusione dell’informatica negli enti e nelle imprese ha assunto un’importanza cruciale la privacy dei dipendenti che navigano sulla Rete: in che modo trattare i dati personali senza compromettere la sicurezza dell’organizzazione?
Il nuovo documento, che deriva direttamente dal Codice per la Protezione dei Dati Personali, sembra puntare sull’adozione di sistemi di autenticazione più avanzati e sull’introduzione di policy di sicurezza che segnalino i comportamenti anomali.
Tuttavia viene ribadito come le norme relative alla riservatezza debbano essere rispettate, con maggiori controlli e con l’adozione di sistemi di cifratura che criptino i dati di traffico.
Si evince inoltre come il Garante escluda categoricamente dall’attività di monitorizzazione i contenuti delle comunicazioni, che devono restare riservati. Ad essere sottoposti a controllo saranno unicamente i dati relativi agli utenti, per poter così verificare eventuali azioni non consentite: si pensi ad esempio al tracciamento degli accessi o di operazioni anomale come quelle compiute fuori dall’orario di lavoro.
Non resta che attendere la consultazione pubblica che coinvolgerà numerosi soggetti (tra i quali Ministero della Giustizia, Ministero dell’Interno, Csm, aziende e associazioni dei consumatori) e che il 31 Ottobre condurrà all’approvazione definitiva del provvedimento.