Lo scorso anno, la Pubblica Amministrazione italiana ha effettuato acquisti di beni e servizi attraverso l’e-procurement, ossia sfruttando Internet e altri strumenti elettronici, raggiungendo una cifra pari a 1,2 miliardi di euro.
In particolare, è stata registrata una crescita del +389%, rispetto al 2005. Lo dimostra l’ultima ricerca pubblicata dall’Osservatorio eProcurement nella Pubblica Amministrazione della School of Management del Politecnico di Milano.
Lo studio ha coinvolto un campione composto da enti pubblici e fornitori della Pubblica Amministrazione del nostro Paese, per un totale di 140 persone intervistate.
A guidare questo trend di crescita sono principalmente le vendite effettuate attraverso gare e aste online, con una copertura di circa il 90% delle spese totali.
Il 10%, invece, coinvolge il mercato elettronico, i negozi online e i cataloghi di vendita di operatori privati.
Dunque, oltre 730 milioni di euro sono stati spesi attraverso gare e aste elettroniche, lo strumento che ha anche subito il maggiore incremento, +468% rispetto al 2005.
48 milioni sono stati spesi, invece, attraverso il mercato elettronico e i cataloghi online, mentre circa 120 milioni attraverso negozi convenzionati con le PA italiane.