Dal 12 al 17 Settembre i ricercatori di Labitalia hanno tempestato di chiamate i centralini delle sedi centrali dei ministeri.
L’obiettivo non era quello di creare scompiglio ma, al contrario, cronometrare i tempi di attesa per valutare l’efficienza del canale di contatto telefonico. La ricerca è stata condotta telefonando in giorni e orari differenti per avere un quadro completo della situazione.
I risultati, pur non essendo completamente negativi, denunciano picchi di attesa piuttosto elevati che compromettono l’efficienza generale del servizio. La palma per a risposta più velocespetta alla presidenza del Consiglio, seguita dai ministeri dei Beni culturali, della Funzione pubblica e degli Esteri, tutti con tempi di attesa mai superiori ai 6 secondi.
Le cose iniziano a peggiorare leggermente quando si prova a chiamare i ministeri dell’Ambiente, della Difesa e della Salute. Qui bisogna aspettare dai 5 ai 50 secondi. Sfiorano invece il tetto del minuto Lavoro e Università, dove per sentire la voce degli operatori è necessario restare in linea anche 2 minuti e mezzo.
I risultati peggiori sono stati però raggiunti dal ministero dell’Economia e, soprendentemente, da quello delle Comunicazioni. Per mettersi in contatto con loro, i ricercatori di Labitalia hanno affrontato attese vicine alla mezz’ora. Per tutti i ministeri, comunque, risulta critica la fascia pomeridiana del venerdì, nella quale i tempi si allungano notevolmente.
A questo bisogna poi aggiungere i numerosi casi in cui cade la linea o addirittura i centralini risultano inattivi. Non è dunque difficile rendersi conto di come il canale telefonico mostri sempre più inefficienze, offrendo una comunicazione quasi sempre inefficace, specie se rapportata a quella potenzialmente ottenibile attraverso internet.