La strada per l’innovazione della PA

di Stefano Gorla

18 Ottobre 2007 09:00

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Indicazioni, obblighi e obiettivi: a partire dalla "Direttiva Innovazione" del Ministro Nicolais, ecco il cammino che le PA che si pone dinanzi alle PA italiane

Il sociologo spagnolo Manuel Castells sostiene che le 3 sfide con cui si dovrà confrontare Internet, nei prossimi anni, sono quella del digital divide (ossia del divario e dell’esclusione a livello globale nell’accesso alla Rete di alcune fasce di popolazione), della possibilità della rete di continuare ad essere un fatto di libertà e della capacità di trattare l’informazione. Queste 3 sfide secondo Castells possono essere affrontate e vinte attraverso una crescita democratica, con la volontà di partecipare alle vita delle istituzioni per determinarle: Democrazia e Rete non possono fare a meno l’una dell’altra.

Gli obiettivi dell’innovazione

Sembra questa la fonte ispiratrice della “Direttiva Innovazione” che il Ministro per le Riforme e l’Innovazione nella PA Nicolais ha firmato nel febbraio 2007, come seguito alle “Linee strategiche sul Sistema nazionale di e-government”. Il 16 gennaio 2007 il Ministro ha indicato 7 obiettivi come linee strategiche per la realizzazione di un Sistema nazionale di e-government entro il 2012:

  • 1) Migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione
    I procedimenti amministrativi dovranno essere resi più semplici con l’attuazione de codice della PA digitale. La formazione continua del personale ? nelle indicazioni europee di un lifelong learning – deve essere sostenuta anche con le tecnologie di e-learning.
  • 2) Realizzare l’interoperabilità e la piena cooperazione fra le amministrazioni
    Il consolidamento del Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione,della gestione dei flussi documentali, dei sistemi di autentificazione e la firma digitale, deve fondarsi sull’operatività di un modello cooperativo.
  • 3) Migliorare la trasparenza della spesa pubblica
    La trasparenza che i sistemi di e-procurement porteranno al momento dell’acquisto di beni e servizi e la più complessiva informatizzazione dei pagamenti permetterà un effettivo monitoraggio dei conti pubblici.
  • 4) Costruire la cittadinanza digitale, dove ci sono barriere infrastrutturali e tecniche che devono essere abbattute:

    – l’alfabetizzazione informatica e l’accessibilità ai portali della PA deve essere garantita anche ai diversamente abili.
    – per realizzare la partecipazione dei cittadini con piattaforme di e-democracy è necessaria la diffusione della infrastruttura della banda larga.
  • 5) Un approccio sistemico per l’efficacia e l’efficienza nella PA
    Le attività intraprese devono essere monitorate in termini sia qualitativi che quantitativi.

    La valorizzazione dei casi di eccellenza (attraverso una rete di Centri di competenza) potrà contribuire al miglioramento generale della PA.
  • 6) Favorire la competitività delle imprese la crescita dell’industria ICT
    La PA può essere motore del l’innovazione tecnologica mediante la committenza di prodotti e servizi avanzati. In questo senso verranno sostenute iniziative di sviluppo del software Open Source.
  • 7) Rendere l’Italia protagonista del processo di innovazione amministrativa in Europa
    Il sistema italiano deve essere sviluppato in linea con quello europeo attuando le strategie discusse a livello comunitario.