Ho letto in una vostra risposta che i contributi figurativi si possono aggiungere a quelli versati per raggiungere la quota 41. Nel mio caso, precoce con 62 anni e sei mesi di età, 39 anni di contribuzione effettiva e 3 anni e sei mesi di figurativa, posso usarli per andare in pensione anticipata?
Con 39 anni di contribuzione effettiva ha diritto a chiedere la pensione anticipata precoci, almeno dal punto di vista del requisito contributivo. I 12 mesi di contributi prima del 19esimo anno di età, però, devono essere da lavoro effettivo. Per il resto, può conteggiare anche i tre anni e sei mesi di contribuzione figurativa.
Per il calcolo della quota 41 per la pensione precoci si possono conteggiare tutti i contributi accreditati, quindi anche la contribuzione figurativa. C’è un unico paletto: ci vogliono comunque almeno 35 anni di contributi da lavoro effettivamente versati. La regola è dettagliata nella circolare INPS 99/2017:
ai fini del raggiungimento del requisito è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità disciplinata dalla previgente normativa.
Capisco la sua urgenza nel ricevere la risposta, visti i termini per la presentazione delle domande 2018, che scadono il prossimo primo marzo. Le ricordo che, per rientrare nella platea dei precoci, non basta avere il requisito contributivo ma bisogna anche appartenere a una delle quattro tipologie di lavoratori previsti dalla norma (legge 232/2016, comma 199 e seguenti):
- disoccupati,
- caregiver,
- lavoratori con disabilità al 74%,
- addetti a mansioni gravose.
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