Analizziamo di seguito le regole del reddito di inclusione 2018, con l’aiuto della nuova guida INPS e di quella del Ministero del Lavoro. Il sussidio, previsto dal decreto legislativo 147/2017, dal primo gennaio ha sostituito il SIA (sostegno inclusione attiva) e l’ASDI (assegno di disoccupazione). Consiste in un beneficio economico, accompagnato da un progetto di inclusione sociale e lavorativa.
Alcune novità sono già in vigore dal primo gennaio, altre scatteranno da luglio quando il REI diventerà uno strumento universale, riconosciuto a tutte le famiglie al di sotto di determinati requisiti di reddito, mentre ora è destinato solo a determinate tipologie di nuclei familiari.
=> Reddito di inclusione: domanda e requisiti REI
Il REI si calcola nel seguente modo: 3mila euro moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare, fino a un massimo di 6.477,90 euro all’anno (534,37 euro al mese). Nel rispetto di questi parametri economici, il REI è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa da parte di componenti del nucleo familiare. Viene versato per 18 mensilità, può eventualmente essere rinnovato per 12 mesi lasciando però trascorrere un intervallo di almeno sei mesi.
I requisiti:
- residenza: cittadini UE e familiari con diritto di soggiorno, cittadini di paesi terzi con permesso di soggiorno. In entrambi i casi, è necessario essere residenti in Italia da almeno due anni;
- reddito: Isee in corso di validità non superiore a 6mila euro, Isre (indicatore della situazione reddituale) non superiore a 3mila euro, patrimonio immobiliare fino a 20mila euro, patrimonio mobiliare fino a 10mila euro, che scende a 8mila euro se il nucleo è composto da due persone e a 6mila euro se si tratta di un single. Non è riconosciuto a chi possiede auto o moto immatricolate negli ultimi 24 mesi, oppure navi o imbarcazioni da diporto;
- incompatibilità: non è riconosciuto a chi percepisce Naspi o altri ammortizzatori sociali per disoccupazione.
Fino al primo luglio 2018, è anche necessario che il nucleo familiare possieda una delle seguenti caratteristiche:
- presenza di un minorenne;
- presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
- presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica);
- presenza di un disoccupato che abbia già compiuto i 55 anni. Quest’ultimo requisito è stato ampliato rispetto alla precedente previsione, che richiedeva ulteriori paletti ai disoccupati: dallo scorso primo gennaio 2018, in base alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio, il Rei è accessibile a tutti i disoccupati di almeno 55 anni.
La domanda si presenta in Comune, oppure presso altri sportelli previsti dalle amministrazioni pubbliche, utilizzando gli appositi moduli pubblicati dall’INPS (allegati alla circolare 172/2017). Sarà poi il Comune a trasmettere la domanda all’INPS (il richiedente può consultare lo stato della propria domanda dal sito INPS, accedendo con le proprie credenziali).
Fonte: Guida INPS