In caso di anomalie riscontrate qualora il contribuente non abbia provveduto, in tutto o in parte, al versamento delle imposte all’ente creditore, come l’Agenzia delle Entrate, il Fisco può inviare il cosiddetto avviso bonario.
Avviso bonario cos’è
Si tratta di una comunicazione con la quale l’Agenzia delle Entrate informa il contribuente del controllo effettuato sulla sua dichiarazione dei redditi, evidenziando eventuali imposte e contributi che non risultano pagati.
Non una cartella di pagamento ma una semplice comunicazione, che può essere annullata o rettificata dal contribuente, se ritiene di essere in regola con il Fisco.
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Avviso bonario: cosa fare
Eventuali errori formali come l’erronea indicazione dell’anno di imposta o del codice tributo, possono portare il Fisco a chiedere al contribuente imposte in realtà pagate regolarmente. In questo caso basta recarsi entro 30 giorni dalla ricezione della missiva presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate e produrre la documentazione attestante la correttezza della propria dichiarazione.
Ravvedimento operoso 2018: calcolo e novità
Diversamente, nel caso in cui vi siano effettivamente delle imposte non versate, il contribuente dovrà effettuare il pagamento utilizzando il modello F24 compilato come il fac-simile solitamente allegato all’avviso bonario, comprensivo di imposta non versata, interessi e sanzioni ridotte per l’applicazione del ravvedimento operoso.