Il Bonus mobili è stato prorogato per il 2018 (comma 3 della Legge di Bilancio n.205 del 2017) ma, per fruirne, arredi ed elettrodomestici devono riguardare immobili ristrutturati a partire dal 2017: tutti i dettagli sulla detrazione fiscale del 50% per acquisti fino a 10mila euro sono contenuti nella nuova Guida dell’Agenzia delle Entrate, che dettaglia meccanismo, beneficiari, spese ammissibili, calcolo detrazione, metodi di pagamento, documenti da conservare e casi particolari enumerati in FAQ.
=> Scarica la Guida 2018 al Bonus Mobili
Avvio lavori
Come detto, per applicare l’agevolazione (bonus arredi) agli arredi acquistati nel 2018 bisogna aver iniziato la ristrutturazione dell’immobile non prima di gennaio 2017.
Se i mobili sono stati acquistati nel 2017 la ristrutturazione deve essere iniziata non prima di inizio 2016, mentre per gli arredi comprati precedentemente (fra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016), il presupposto rimane quello di aver sostenuto spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio a partire dal 26 giugno 2012.
=> Bonus edilizia e mobili 2018
Requisiti
La detrazione è utilizzabile solo per mobili ed elettrodomestici di classe A+ (A per i forni) destinati a immobili residenziali oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata (sia singole unità immobiliari, sia parti comuni di edifici). Non è invece applicabile se i lavori sono di riqualificazione energetica.
Gli arredi devono essere nuovi, non devono necessariamente essere destinati al locale ristrutturato (ad esempio, si possono comprare gli elettrodomestici della cucina anche se la ristrutturazione edilizia ha riguardati la sala). Come detto, la data di inizio lavori ristrutturazione deve essere precedente all’acquisto dei mobili, mentre il pagamento invece può avvenire successivamente.
Spese ammissibili
La Guida fornisce dettagli ed esempi di lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili e specifica quali arredi ed elettrodomestici sono acquistabili.
Quando e come pagare
I pagamenti vanno effettuati con bonifico, carta di credito o di debito. Nella guida sono indicati i documenti da conservare per dimostrare la spesa sostenuta e dettaglia nelle FAQ le diverse casistiche.
La detrazione al 50% su una spesa massima di 10mila euro (riferita alla singola unità immobiliare), va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.