Migliorano le condizioni dell’occupazione in Italia, dove cala il numero di giovani under 25 che cercano lavoro sebbene le cifre siano ancora troppo alte per parlare di ripresa non legata a un quadro strettamente stagionale. Ad affermarlo è CornerJob – piattaforma per dispositivi mobile dedicata alla ricerca di lavoro – attraverso l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro relativo al quarto trimestre 2017, comprensivo anche delle previsioni per il primo trimestre 2018.
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Offerte di lavoro
Dal punto di vista regionale, è la Lombardia a confermarsi come il territorio maggiormente fertile dal punto di vista occupazionale, assorbendo il 68% di tutte le offerte di lavoro relative all’intera Penisola. Sul podio seguono Piemonte e Lazio, rispettivamente con il 15% e il 14% delle opportunità professionali nazionali.
Sul fronte delle figure professionali richieste, spicca la ricerca di agenti nel settore immobiliare e nel commercio, pari ad oltre il 44% delle richieste totali. Al secondo posto si piazzano le figure in ambito Turismo ed HoReCa (20%). Al terzo posto, molto distaccate, professioni di back office (contabilità, segreteria, IT).
Trend
Complessivamente, nel secondo trimestre del 2017 a essere privi di occupazione ma impegnati nella ricerca sono stati due millennials su tre, tuttavia è necessario osservare attentamente i dati per notare alcuni segnali positivi:
«Innanzitutto ci sono stati segnali positivi seppur non eclatanti di crescita nell’area over 30 – afferma Eva Maggioni, Head of Strategies & Sales di CornerJob, che è una fascia molto importante perché oltre a raccogliere una buona quota di millennial aggrega quelle persone che hanno intrapreso finalmente un vero e proprio percorso professionale. E anche sul fronte 26-30 anni, l’ultimo semestre ha visto segnali di miglioramento (soprattutto dopo il risultato del secondo trimestre).Ma non mi sento di essere ottimista. Perché a livello socioeconomico questo spostare verso un’età sempre più adulta il debutto di un vero e proprio progetto professionale non significa affrontarlo con maggiore maturità e consapevolezza […] l’entità ancora considerevole di “stagisti ad libitum” (e quindi di disoccupati a cadenza trimestrale/semestrale), ribadisce che, al di là delle euforie momentanee derivate dalla pubblicazione dei dati ISTAT, la ripresa non c’è ancora».