Abolizione Legge Fornero, pensione anticipata a 41 anni, ritocchi alle norme sulla flessibilità in uscita: sono le posizioni espresse dalle forze politiche in vista del voto del 4 marzo. Il dibattito sul tema pensioni è particolarmente acceso, anche all’interno delle coalizioni che si presentano alle elezioni politiche 2018.
In particolare, nel centro destra si registra una posizione della Lega Nord di netta contrarietà alla Riforma Pensioni 2011 (da abolire, secondo il segretario Matteo Salvini) e quella invece più morbida di Forza Italia, favorevole a modifiche, anche importanti, che però non rivedano l’intero impianto della manovra. Ancora più prudente il PD, che pensa a ritocchi solo per alcune categorie di lavoratori, mentre dal Movimento 5 Stelle arriva la proposta sulla quota 41. La Lista +Europa con Emma Bonino difende a spada tratta la Riforma Fornero e incassa l’endorsment della ex ministra. Vediamo tutto.
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Il programma della coalizione di centrodestra, formata da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, prevede in generale una riforma pensione che cancelli gli effetti negativi della Riforma Fornero. All’interno delle diverse forze politiche che compongono la coalizione, però, si registrano posizioni diverse. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, continua a esprimersi senza mezzi termini per la totale abolizione della Riforma di fine 2011. E per l’introduzione di una norma che consenta di andare in pensione dopo 41 anni di lavoro.
Proposta su cui, singolarmente, si registra unità di vedute con il Movimento 5 Stelle, a sua volta favorevole alla quota 41. Forza Italia, invece, ritiene opportuno modificare solo le parti che non hanno funzionato della legge Fornero. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, si è espresso ad esempio favorevolmente all’agganciamento dell’età pensionabile alle aspettative di vita.
In realtà, le posizioni non sono necessariamente lontane come sembra, anche Forza Italia pensa a soluzioni che garantiscano la possibilità di ritirarsi in anticipo con il contributivo. Potrebbe arrivare una proposta in base alla quale chi vuole andare in pensione anticipata può ritirarsi prendendo un assegno parametrato ai contributi versati.
A favore della Riforma Fornero, invece, la lista +Europa con Emma Bonino, secondo cui la Riforma di fine 2011 ha contribuito a salvare l’Italia da un default, e comunque anticipare l’età pensionabile significa mettere a rischio i conti pubblici. Una posizione apprezzata, evidentemente, dalla ex ministra del Lavoro, la quale ha pubblicato dichiarato il suo voto a favore della lista Bonino.
Prudenza a fronte dell’impatto sui conti pubblici di riforme pensioni troppo orientate alla flessibilità in uscita da parte del PD, che però è favorevole a cambiamenti che, ad esempio, vadano incontro a particolari categorie di lavoratori (ad esempio, le 15 tipologie che hanno diritto all’APe sociale e alla pensione precoci).